Terremoto

Terremoto

 

In questi giorni la parola terremoto ci ha fatto più volte compagnia, una presenza quasi quotidiana che ci ha colpito con il suo rimbombo tragico e angoscioso

Io stesso rispondendo ad una inattesa telefonata di una persona del  movimento femminista che  mi faceva notare la scorrettezza della mia legale che non mi tutelava di fronte ad imposizione assurda del tribunale dei minori le risposi:  Ne verranno ancora di terremoti

Nemmeno fossi indovino l’indomani ecco la scossa

Come ogni mercoledì da un anno a questa parte vedo i figli in regime  protetto

L’incontro avviene nella biblioteca del mio comune, non auguro  a nessun genitore un supplizio del genere, nell’attesa di tempi migliori non mi rimane altro che cercare di passare questo breve tempo nel migliore dei modi, per non tartassare ulteriormente questi “poveri” tre ragazzi . Spesso dopo esserci detto tutto(?) , giochiamo a carte: Ale Dani contro Giorgio ed il sottoscritto.Per cercare di coinvolgere Ale il figlio più impacciato dall’handicap, più volte lo richiamo e gli dico di smetterla di distrarmi altrimenti perdo la concentrazione e così poi loro vincono. Ecco che lui con enormi sforzi si ciondola contrae si contorce ma alla fine si mette la penna in bocca una vera conquista e poi in modo buffo sbuffa come se stesse fumando, sapendo che non voglio. Poi si gira e bacia l’assistente Irene e la psicologa (con quale coraggio) , oppure si mette a cantare quando preciso nemmeno quasi sa parlare, e lo fa mentre mi sbircia e se la ride sentendosi protagonista quasi assoluto della loro parziale vittoria.

Per me ha già vinto

La partita oggi è iniziata tardi. Troppe le emozioni che hanno da raccontarmi per la scossa di terremoto avvenuta in mattinata. Alunni ed insegnanti  hanno sperimentato la paura …20 secondi di stupore allarme sgomento un crescendo di tensione . Spavento e pianto ancora sono scrollati, Dani  Giorgio sono troppo eccitati continuano a parlare, parlare e parlare, ma nessuno si accorge che Ale da solo con la testa bassa si tiene tutto “dentro” Da buon papa li lascio confidare ed esprimere tutto il loro panico poi rivolto all’assorto Ale chiedo le sue impressioni. Subito con gesti e mimi, con smorfie, occhiate e monosillabi ci racconta la sue paure ..Hai avuto paura: sii…anto   Ti ha aiutato il prof ? NO Come no!!! Sei rimasto solo? No .ia .mica   (D)eborah.

Incredibile immaginatevi la scena un disabile che si vede solo in una situazione del genere

Quando la terra trema ci si lascia prendere dal panico non c’è razionalità che tenga le teorie sull’evacuamento avanzano tutte tutti cercano la fuga, ma non tutti grazie a questa ragazzina che nemmeno conosco (Lo farò appena possibile)  Eri preoccupato per te? No  risponde Ale  Per chi allora? Per la mamma: no Per il papà: no  Per la nonna Anna o Carla:  no Per chi allora? …..aniela  Non si preoccupava per lui ma per la sua amata sorella (che tra l’altro vede poco vivendo sempre dai suoceri) e gli veniva da piangere ma non l’ha fatto perché ora è un piccolo “omo” dice lui. Si sente un odore particolare ma  i pannoloni chissà perché non li posso più avere,la figlia mi riferisce che  la mamma le ha detto che ormai non ne usufruirò più visto che non potrò più averli a casa mia(?)  Ritorniamo a giocare Ale ne fa di tutti i colori(e odori) per distrarmi e …ci superano, anche perché lascio che sia Giorgio a decidere le nostre giocate ….il che  è tutto un programma  Purtroppo in un amen è finito il tempo a nostra disposizione arrivano i volontari una volta arrivò perfino una volontaria ultra ottantenne, mentre io loro padre non li posso assistere, vi rendete conto? Solo in quel momento Daniela con mia sorpresa toglie il pannolone dalla sua borsa me lo porge e dice : ..“Tieni ti servirà per l’esame di letteratura che hai venerdì” Incredibile Ale che gli ha dimostrato tutto il suo affetto commuovendola fino alle lacrime è rimasto sporco per due ore nonostante i miei proclami, e lei indifferentemente  ha avuto la freddezza di tenersi la sorpresa per umiliarmi anzi umiliarci ulteriormente…. mi ricorda qualcuno no, non ci sto una ragazza stupenda ed intelligente non è possibile che venga educata nell’indifferenza all’odio. Questa è l’educazione che diamo ai nostri figli? Questa è  giustizia?  Questa volta non dico: verrà ancora il terremoto, me ne guardo bene… ma me lo sento  tutto dentro di me e  mi piega. Guerre bombe calamità ingiustizie perfino la terra sbuffa la sua  rabbia ma grazie a Deborah questa terra che sempre più  non è più nostra, si tranquilla ancora per un pochino?  

Solo l’amicizia è la vera compagna di viaggio di noi  esseri fragili tutti più o meno  impauriti tutti più o meno disabili davanti  all’urlo feroce della natura ferita            

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