Petosino Roma

APRILE 2005

Mi scuso se il percorso non è ben documentato e per niente fotografato. Solo dopo aver letto lo scritto qui sotto penso che chiunque potrà ben comprendere il perchè di tale carenza

Vacanze Romane

Senza essere minimamente considerato, dopo diversi spiacevoli raggiri (già documentati oltre) ricevo la comunicazione dal tribunale ecclesiastico lombardo l’annullamento del mio matrimonio Decido così di fare un gesto forte andare a Roma a piedi, per revocare tale annullamento La cosa più bella della mia vita è stato il matrimonio,anche se poi è fallito,di certo per questo non rinnego il mio passato

Il giorno 19/05/2005 alle h 4.30 parto, con lo zaino in spalla mi reco al cimitero del miopaese , una preghiera ai miei cari e..via m’incammino con il cuore gonfio di tristezza e le mie nuove (grave errore) scarpette da tennis A Crema comincio a zoppicare per le vesciche ai piedi La 1^ notte mi fermo in un Motel nei pressi di Montodine Tra gemiti vari, accendo la tv per vedere le previsioni del tempo (minaccioso), ma i molti canali danno solo film hard. Penso non è il massimo come inizio per un …pellegrino ? Ma sono tale poi? Mi stupisco pure io, al mattino nemmeno riesco a mettermi le scarpe dal male poi come inizio a camminare piano, piano non sento + il dolore, addirittura all’incirca, ogni 1h, per rompere la monotonia della camminata, mi metto a correre, nonostante il peso dello zaino A Piacenza sono dubbioso se proseguire la trafficata via Emilia e scollinare da Sasso Marconi (BO) o fare la Cisa

Prima di partire mi ero documentato sul percorso, e leggendo un articolo del giornale locale su di una certa signora Angela che per il Giubileo del 2000 si era recata a piedi fino a Roma, andai a sentirla in merito . Scopro così che pure Angela è stata come me, volontaria in Bolivia (con il Padronato S.V.& Celim)…è proprio piccolo il mondo Purtroppo il suo racconto è pieno di imprecisioni ed inesattezze e non corrisponde all’articolo. Lei stessa mi conferma che di fatto sono partiti da Piacenza e non da Bergamo(?) e che comunque ora non si ricorda bene la tabella di marcia, mi consiglia di sentire a proposito, il suo cugino e compagno di marcia Omobono, di Canonica d’Adda . Quest’ultimo verrò a sapere che è volontario c/o l’Ass. Esodo di Don Resmini (Padronato S V) che assiste i “Barboni” : la stessa associazione dove io l’anno scorso ho fatto il tirocinio universitario… eh.. si.. ripeto…è proprio piccolo il mondo Ricevo una telefonata da Omobono cugino di Angela che mi dice che dietro a me c’è un gruppo di pellegrini seguiti da un camper e mi consiglia di aspettarli seguendo il loro tragitto: la via Francigena Conosco così, per telefono, Carlo che mi invita ad aggregarsi a loro,che percorrono in media 25 km al giorno e che hannodeciso di Raggiunegere Roma in occasione del compleanno del Papa che nel frattempo però è morto… ma io ho “fretta”,ormai ho deciso il 10/05/05 voglio tornare,per essere…al processo di Venezia (v.oltre)

Il 3° giorno raggiungo già Fornovo di Taro e su consiglio di Carlo chiedo ospitalità al Prete che dopo 2 h di attesa (stanco morto) mi chiede se ho un certificato di pellegrino del mio Parroco(?) è così che con diverse scuse, mi nega l’alloggio, nemmeno a pagarglielo oro. Distrutto fisicamente e.. moralmente …continuo Raggiungo ai piedi del Passo Cisa, l’unico ristorante albergo aperto, è inospitale e caro,non dormirò per il letto sgangherato ma soprattutto per il casino assordante purtroppo questo si rivelerà una costante,in quasi tutte le dimore passate Per la fatica mangio poco: già ho perso 6 kg in 3 giorni… Mi sforzo di mangiare comunque qualcosa ma mi dicono che già hanno chiuso la cucina, chiedo del giaccio per il sollievo del gonfiore ai piedi, ma non hanno la ghiacciaia. Medico i piedi e mi si stacca tutta la cute, sanguinano abbondantemente e si intravede l’osso del calcagno, presumo anche per colpa di un cerotto anti vesciche, consigliato (?) da una farmacista di Codogno; addirittura perdo sangue anche dal retto. Il giorno seguente nonostante la pioggia battente lascio di…“corsa”l’albergo, in silenzio nemmeno saluto, rifiuto perfino la colazione già inclusa nel prezzo già pagato all’arrivo.

In cima al Passo Cisa trovo colleghi universitari (?) , mi dicono tirocinanti del prof Lizzola (?) Continua a piovere, la discesa mi massacra i piedi. Il dolore è insopportabile decido di fare l’autostop. Una simpatica copia di francesi mi porta fino ad Aulla. Più tardi mi telefonano i figli… sono distrutto ma… felice. Ristorato stringo i denti e il giorno dopo sono a Massa,qui compro dei sandali…vero sollievo sono. .in paradiso Decido di fare l’Aurelia e non la classica via Francigena (che già conosco (vedi oltre) .Il tempo sul litorale è più stabile, con il sole potrò asciugare rapidamente i panni..e con il sale fare terapia antinfiammatoria puciando i piedi nel mare Punto Viareggio attraversando la sua interminabile pineta per evitare il traffico e diversi km in più . Solo che…mi perdo e questo nel 2005. Rifletto sull’abilità dei viaggianti dei secoli scorsi, nel sapersi orient-are

La pineta della Versilia è ..infinita, piena ampia ed empia di persone diciamo “particolari” , in realtà una vera bolgia di perdizione se ne vedono di tutti i…“costumi e.. color i ” Poco prima di guadare il Serchio, perfino incontro dei militari al poligono di tiro. Sono dispiaciuti ma io non posso passare ; dato che sparano verso il mare mi consigliano di raggirarli, dove mi dicono dovrebbe(?)esserci un passaggio. Il sentiero è inesistente, il bosco si fa sempre più fitto e pieno di spini e rovi

Unico segno del passaggio umano sono diverse vettovaglie di plastica. Forse qualche extracomunitario vive lì? Solo dopo qualche giorno, pensando a quel luogo impervio, mi venne l’intuizione del perché di tutta quella spazzatura Quando il mare straripava ci rendeva, depositato in questi avvallamenti , quello che noi umani gli lor-davamo . Questo semplice fatto, confesso mi ha colpito molto ..in natura tutto è “in relazione “…non scherziamo troppo

Guado il fiume, ma poi mi avvisano…c’è la pineta di S Rossore,a quanto sembra ancora Presidenziale e perciò piantonata e invalicabile, inoltre mi rimarrebbe ancora un ostacolo naturale: L’ Arno Stanco morto spinato e…sanguinante, torno sulla Aurelia e lì con un bus raggiungerò Livorno

Il mattino seguente vado al Pronto Soccorso per farmi medicare. Perfino la Gent. Dottoressa del pronto Soccorso amante del trekking, si impressiona nel vedere i miei piedi, oltre agli antibiotici mi prescrive assoluto riposo Mi confida che do l’impressione di una persona motivata intelligente e a modo per nulla esaltato o fanatico ma non riesce a comprendere come una persona possa ridursi i quel modo piedi …ma se sono arrivo a tanto.. mi dice… deve esserci per forza di cose un valido motivo che nemmeno vuole sapere… ma precisa… rispetta anzi condivide appieno la mia scelta e me lo dice facendomi i suoi migliori auguri…

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Con un autobus raggiungo la località marina più vicina e alloggio nell’unico …campeggio aperto.

Sono l’unico e forse il 1° cliente della stagione balneare appena iniziata. Chiedo la ricevuta fiscale, ma l’indisposto gestore non me la rilascia. Gli chiedo una bici per andare in paese (a 2 km) per fare la spesa, mi dice che non ne hanno. Giro l’angolo e vedo una miriade di biciclette tutte arrugginite e sgonfiate …è così che pensando : al rientro x il processo di Venezia, all’assoluto riposo per i piedi e all’indisponibilità del gestore mi viene..un idea.. porto uno di quei ferravecchi dall’unico ciclista aperto del villaggio ancora deserto lo sistemo alla meno peggio e poi la nascondo in un fosso e il mattino seguente alla buonora

…Cavalco una bici arrugginita.. e così nei 3 giorni seguenti, attraverso le pinete del Litorale Toscano

Con lo zaino pesante, le vesciche questa volta sul culo,attraverso per lo più pinete (strada + corta) che già conosco. Nel frattempo si rimarginano un poco le ferite ai piedi (grazie anche al pediluvio nel mare), ma si aprono quelle del cuore …transitando in questi ameni luoghi, percorsi spesso con i miei figli quando venivamo qui in vacanza

Mentre pedalo chiamo Carlo il pellegrino amico di Omobono,mi dice che loro sono a Lucca e che si fermeranno lì 2 giorni come turisti, poi sapendo che sto pedalando mi dice che ….. non è valido,il mio pellegrinaggio …è scorretto (?) Da che pulpito poi? Partiti da Piacenza (?),senza zaino,con il camper a seguito e gli alberghi prenotati. Senza, Quasi certamente zaino penso in meno di una settimana raggiungerei Roma

Gli dico: non stiamo facendo una gara tra pellegrini, e poi io, non mi considero nemmeno tale .

Scrivo queste cose perché non voglio nascondere niente a nessuno. La mia unica volontà in questo cammino è quella di ricalcare e denunciare le ingiustizie subite Per questo preciso che non mi considero un pellegrino e con quello che serbo in cuore tanto meno un… turista

Ripreso il cammino mi perdo nuovamente a Trappola (nome appropriato) davanti all’intransitabile fiume Ombrone Lo risalgo fino al ponte Duce (Grosetto) chiamato così perchè il condottiero lo fece costruire, sentendo dire a un contadino del posto che voleva guadare il fiume : qui ci vorrebbe il duce Potrei benissimo scrivere un libro sulla mia camminata, tante sono le cose viste e sentite… ma ora non voglio tediare Dopo il meraviglioso parco dell’Uccellina devo percorrere spesso la via Aurelia,che qui ormai è diventata una vera e propria autostrada,molto pericolosa,e senza nemmeno accorgermi (?) eccomi nello stupendo Agro Romano Nella penultima tappa dopo più di 10 ore senza incontrare nemmeno un bar, per caso mi trovo ai Bagni di S Agostino (Civitavecchia) dove mi dicono si trova la madonnina che piange sangue, Io non so se è stata la stanchezza o pure questo è un miracolo ma giuro che io ho avuto la netta sensazione che nel guardarla Lei invece ..ridesse come per dirmi : ma dove …vai picio Qui per la 1^ volta peso lo zaino (non l’ho fatto prima per non andare crisi al solo pensiero) = 10 kg e già mi ero liberato da diverse cose,medicamenti ombrello ecc Ormai “sento” Roma .. Per evitare il raccordo anulare prendo per la 3^volta un autobus. In tutto avrò percorso un 50 km in bus, 50 in autostop (Cisa) e all’incirca 400 km a piedi il rimanete .pedalando su di una bici scassata e arrugginita…. scusate se è poco

 Prima o poi rifarò per intero il cammino… senza nessun scopo se non quello del piacere di farlo. La prossima volta però userò le scarpe già consumate ma quel che più conta affronterò il cammino con uno spirito nuovo

 

 

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