37^ Tappa = Dundalk – Belfast

37^ Tappa = Sabato   14 Luglio = Dundalk – Belfast

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Nell’ultima tappa Irlandese  pedalo solo sull’autostrada verso Belfast ma la corsia a me riservata è lurida di miriadi cocci di bottiglia, mi escono gli occhi dalle orbite fissando il pericolo in agguato, ma finisco comunque per forare . Sembra di esser  in una quelle vie che delimitano un Comune e vengono maltenute  perché non si sa bene a chi spetta l’obbligo della manutenzione così è per questo luogo del Regno Unito ma Conteso?  Ormai in periferia solo dopo ore di viaggio incontro  finalmente un anima viva  anzi due = una simpatica copia che mi consigliano la ciclabile..ma di stare attento perché c’è una guerra in atto tra ciclisti e proprietari di cani dato che quest’ultimi spesso azzanno i velocipedi. Allertato m’inoltro e m’imbatto invece con dei simpatici pescatori con tanto di salmone. Qualche km oltre al primo sottopasso la sorpresa!! Un centinaio di puntine ed un ciclista che lamenta la seconda foratura incredibile così poco più in la sempre nei luoghi  meno probabili altre grosse puntine con testa ottagonale per terra e la punta ben affilata rivolta in alto..ecco come mi si presenta la famosa città ribelle dell’ Ulster… la città ..The Troubles

Qui in quello che era il più grande cantiere navale si  ispirò il racconto dello scrittore Jonathan Swift, I viaggi di Gulliver.. si dice, infatti, che la collina accanto gli ricordasse la sagoma di un gigante dormiente a guardia della città..e sempre qui venne costruito il transatlantico  Titanic diventato famoso per la collisione con un iceberg nella notte del 14 aprile 1912. Nel naufragio persero la vita 1518 dei 2223 passeggeri imbarcati, la maggior parte emigranti in cerca di lavoro, compresi gli 800 uomini dell’equipaggio.. a questi Lavoratori  dedico la mia fatica quotidiana

Per raggiungere il Porto mi ci vogliono ben 7 km…. x fortuna avevo preso il biglietto il giorno prima e gli operatori mi raccomodarono  di essere assolutamente presente alle 7. mezza ora prima della partenza altrimenti non c’è niente da fare non si parte…e questo contro il consiglio dell’operatore dell’ufficio del turismo della centro città che mi diceva che il Porto distava solo 2,3 km (specificava km e non miglia) e che era inutile andarci subito dato che bastava presentarsi l’indomani 10′ prima dell’imbraco (?)(?)

Dal traghetto passo accanto al cantiere del Titanic, si vede pure l’attuale museo bellissimo ma con un potenziale ridotto al minimo.. scusate l’arroganza ma ormai di musei me ne intendo e credetemi con qualche semplice ma coinvolgente accorgimento (la gente ha bisogno di emozioni) diventerebbe veramente un luogo di culto  un  formidabile scrigno della memoria

 

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